venerdì 4 maggio 2018


                    Sant'Agostino e il"maestro interiore"

Agostino promuove una collaborazione tra ragione e fede. La fede è il punto di partenza fondamentale, senza il quale non si può neanche intraprendere il cammino della conoscenza, ma successivamente è la conoscenza a consolidare la fede. Nelle Confessioni, la sua opera autobiografica, Agostino delinea la sua concezione di un insegnamento fondato sulla curiosità e sull’interesse dell’allievo. Agostino, nella sua opera pedagogica più importante, Il maestro, affronta le questioni fondamentali del suo pensiero educativo. Il maestro non può insegnare attraverso il linguaggio, perché esso è costituito di segni che possono essere compresi solo da chi conosce già le cose a cui si riferiscono. Il maestro, attraverso il linguaggio, può dunque soltanto stimolare l’allievo a ricercare la verità dentro se stesso, consultando, nella propria anima, il maestro interiore, che dall’interno illumina verso la conoscenza. Anche se la conoscenza deriva dall’illuminazione interiore proveniente da Dio, le parole del maestro non sono inutili, ma servono a far accendere questa luce che potrebbe restare spenta.  Per Agostino l’educazione è un processo nel quale l’allievo è attivo protagonista e non passivo ricettore. E in questo modo, partendo dall’illuminazione divina, la concezione pedagogica si lega alla visione metafisica di Agostino che pone Dio al centro della vita umana e di tutte le cose.

1 commento:

                                                                    Alla scuola di Gesù  In, seguito le parole: si avvicinarono a lui i di...