Sant'Agostino e il"maestro interiore"
Agostino promuove una collaborazione
tra ragione e fede. La fede è il punto di partenza fondamentale, senza
il quale non si può neanche intraprendere il cammino della conoscenza, ma
successivamente è la conoscenza a consolidare la fede. Nelle Confessioni, la sua opera autobiografica, Agostino
delinea la sua concezione di un insegnamento fondato sulla curiosità e sull’interesse
dell’allievo. Agostino, nella sua opera pedagogica più importante, Il maestro,
affronta le questioni fondamentali del suo pensiero educativo. Il maestro non può insegnare attraverso il linguaggio,
perché esso è costituito di segni che possono essere compresi solo da chi
conosce già le cose a cui si riferiscono. Il maestro, attraverso il
linguaggio, può dunque soltanto stimolare l’allievo a ricercare la verità
dentro se stesso, consultando, nella propria anima, il maestro
interiore, che dall’interno illumina verso la conoscenza. Anche se la
conoscenza deriva dall’illuminazione interiore
proveniente da Dio, le parole del maestro non sono inutili, ma servono a far
accendere questa luce che potrebbe restare spenta. Per Agostino l’educazione è un processo nel
quale l’allievo è attivo protagonista e non
passivo ricettore. E in questo modo, partendo dall’illuminazione divina, la
concezione pedagogica si lega alla visione metafisica di Agostino che pone Dio
al centro della vita umana e di tutte le cose.
grande
RispondiElimina