martedì 22 maggio 2018

                                            
                                              il nome della rosa






Nel novembre del 1327 i due arrivano nella ricca abbazia per svolgere un delicato incarico diplomatico: fare da mediatori tra gli alti esponenti degli ordini religiosi per ricomporre la frattura fra papato e impero. Dopo il loro arrivo, l'abbazia viene sconvolta da una serie di morti inspiegabili. L’intera vicenda si sviluppa in sette giorni, che Adso nelle sue memorie suddivide secondo la scansione del giorno della regola benedettina: mattutino e laudi, ora terza, ora sesta, ora nona, vespri, compieta.
Il primo delitto è nei confronti del miniaturista Adelmo, un monaco ancora giovane che aveva avuto un rapporto sessuale con Berengario, l'aiuto bibliotecario, il quale gli aveva promesso di mostrargli un libro particolare.
Il giovane miniatore, di cui Berengario era però innamorato, aveva ceduto alle sue lusinghe e al peccato solo per soddisfare la curiosità del suo intelletto nei confronti del libro, ma pentendosi e sentendo pressanti i sensi di colpa, finì per suicidarsi buttandosi da una finestra della biblioteca.
Intanto, Venanzio, monaco traduttore dal greco e dall'arabo e devoto ad Aristotele, era riuscito ad entrare nel Finis Africae, cioè nel luogo della biblioteca dell'abbazia dove erano nascosti i libri ritenuti maledetti e a sottrarre un libro molto strano e particolare. Comincia a leggerlo ma, arrivato nelle cucine sotto la biblioteca, muore.
Il corpo del monaco viene rinvenuto da Berengario che, preso dal panico, prende il corpo di Venanzio in spalla e lo butta in un orcio di sangue, inscenando una morte per annegamento e sperando che tutti se ne convincessero nel trovarlo morto così. Con il corpo, trova anche lo strano libro e ne viene attratto.
All’improvviso però, mentre sta iniziando a leggerlo, prova un malessere diffuso e si reca nei bagni per rinvenire. È proprio lì che anche lui troverà la morte, morendo nella vasca.  Sarà Severino da Sant'Emmerano, il padre erborista, a ritrovare il libro che Berengario, morendo, aveva lasciato incustodito, ma presto verrà assassinato con un colpo alla testa da Malachia, il bibliotecario, manipolato da Jorge da Burgos, un vecchio frate cieco.
Malachia, però, finisce per cedere alla tentazione di aprire il libro per leggerlo: morirà in chiesa davanti agli occhi di tutti i frati.
L'ultimo assassinato è l'Abate, che morirà lentamente soffocato in una stanza segreta della biblioteca.
Durante la settimana di permanenza nell'abbazia, Gugliemo condurrà le ricerche per scoprire la natura degli omicidi e per tentare di stanare il colpevole, attraverso colloqui, interrogatori e osservando il comportamento dei frati. Capisce ben presto che tutti i delitti sembrano ruotare attorno alla biblioteca del monastero, che nasconderebbe un misterioso segreto. Guglielmo da Baskerville, con l’aiuto del suo allievo, comprenderà, grazie al suo ragionamento critico, che i delitti muovono dalla biblioteca, la più grande della cristianità, costruita come un labirinto il cui accesso è noto solo al bibliotecario e dove esiste, come abbiamo visto, una sezione finis Afrìcae a tutti inaccessibile.

Guglielmo e Adso riescono a penetrarvi e sciolgono il mistero.

venerdì 18 maggio 2018

 

                    L'EDUCAZIONE DEL CAVALIERE 

L'educazione cavalleresca è rivolta ai membri dell'aristocrazia non destinati alla carriera ecclesiastica.
L'educazione è la prima forma di educazione laica medioevale.
Al futuro cavaliere vengono insegnati la lealtà al proprio signore e la fedeltà agli impegni assunti. Deve imparare a prendersi cura dei deboli e indifesi, come le donne e i bambini. Il suo compito sarà anche la difesa della Chiesa.
La formazione cavalleresca comincia molto presto:
- a sette anni il ragazzo viene affidato come paggio a un gentiluomo, impara a cavalcare e ad usare armi;
- a quattordici anni viene inviato come scudiero presso un castello o presso la corte stessa del sovrano se appartiene ad una famiglia importate: impara l'arte della conversazione e arti come la danza e il canto;
- a ventun anni diventa cavalier
e.

L'EDUCAZIONE NELLA CIVILITA' MUSULMANA: IL MONDO ARABO PREISLAMICO, LA TRADIZIONE ORALE 

La civiltà araba si sviluppa nella penisola arabica, grazie all'impulso di Maometto, fondatore del'Islam.
L'Arabia è abitata soprattutto da tribù nomadi dedite alla pastorizia: i beduini si spostano continuamente, portando con sè tutti i propri beni.
I poemi preislamici hanno anche un carattere pedagogico: insegnano ai giovani i propri compiti e raccomandano i valori come l'ospitalità, generosità e carità.

 




 La nascita dell'Islam si deve al profeta Maometto.

Il testo sacro dell'Islam è in Corano. Maometto ai ritiene l'ultimo profeta, preceduto da Cristo, ma non figlio di Dio.
Egli non sa leggere e scrivere, trasmette quindi il contenuto del Corano oralmente.
La religione islamica prevede 5 pilastri:
-testimonianza di fede;
-cinque preghiere quotidiane;
-pagamento dell'imposta coranica;
-pellegrinaggio a La Mecca;
-digiuno rituale (Ramadan) nel nono mese lunare.

          

                               Educazione nell'Islam

 Cinque pilastri sono alla base dell'educazione del fedele musulmano.
Il Corano è un codice religioso, giuridico, morale e sociale.
L'Islam raccomanda una formazione complessiva dell'essere umano: corpo, ragione, spirito, istinti e sentimenti.
L'educazione è dunque contraddistinta da un'impronta religiosa: bisogna trasmettere due valori fondamentali, la fede e la conoscenza attraverso la rivelazione coranica.

venerdì 4 maggio 2018


                    Sant'Agostino e il"maestro interiore"

Agostino promuove una collaborazione tra ragione e fede. La fede è il punto di partenza fondamentale, senza il quale non si può neanche intraprendere il cammino della conoscenza, ma successivamente è la conoscenza a consolidare la fede. Nelle Confessioni, la sua opera autobiografica, Agostino delinea la sua concezione di un insegnamento fondato sulla curiosità e sull’interesse dell’allievo. Agostino, nella sua opera pedagogica più importante, Il maestro, affronta le questioni fondamentali del suo pensiero educativo. Il maestro non può insegnare attraverso il linguaggio, perché esso è costituito di segni che possono essere compresi solo da chi conosce già le cose a cui si riferiscono. Il maestro, attraverso il linguaggio, può dunque soltanto stimolare l’allievo a ricercare la verità dentro se stesso, consultando, nella propria anima, il maestro interiore, che dall’interno illumina verso la conoscenza. Anche se la conoscenza deriva dall’illuminazione interiore proveniente da Dio, le parole del maestro non sono inutili, ma servono a far accendere questa luce che potrebbe restare spenta.  Per Agostino l’educazione è un processo nel quale l’allievo è attivo protagonista e non passivo ricettore. E in questo modo, partendo dall’illuminazione divina, la concezione pedagogica si lega alla visione metafisica di Agostino che pone Dio al centro della vita umana e di tutte le cose.
                                     

                                        Cristianesimo e filosofia

Il cristianesimo si trova ad affrontare una DOPPIA SFIDA:
una portata dalla società e dalla cultura pagana contro la nuova fede e una interna portata dalle varei interpretazioni dello stesso messaggio di cristo.
A impegnarsi in queste sfide sono i padri apologisti .
Con il quale compaiono le prime scuole cristiane.
Dove vengono insegnate le 7 ARTI LIBERE(grammatica, logica, retorica, sritmetica, geometria, musica e astronomia) stabilendo cosi un legame tra il cristianesimo e la tradizione classica.
Tramite il CATECUMENATO, attraverso lo studio della bibbia si educa complessivamente al cristianesimo, preparando al battesimo e all' ingresso nella comunità dei credenti.
L'educazione prevede 2 livelli formativi: uno per gli INCIPIENTI (coloro che fanno ingresso nella comunità cristiana ).
E uno per i COMPETENTI dove si svolge una preparazione piu approfondita, qui compare la figura del sacerdote al quale viene affidato il compito educativo nella comunità dei credenti.
Il battesimo è molto importante perché determina la successione degli studi decide se si è idonei o no ad avanzare begli studi.

                       
                  La prima educazione cristiana e l’importanza dei fanciulli.

nei primi secoli educazione cristiana non si appoggia una vera struttura scolastica ma è basato sul rapporto personale che ricorda l’azione degli apostoli un educazione informale portata avanti dai padri apostolici .
Nell’ottica cristiana educazione rivolta a tutti che attraverso un rinnovamento interiore vuole condurre alla salvezza dell’anima. Il messaggio di Cristo che l’educatore trasmette è incentrato sull’amore per gli alti riflesso per l’amore di Dio.
Poiché però la pratica dell’amore non è facile per gli uomini hanno accesso interno di una guida rappresentata dallo stesso Cristo,
agli apostoli e poi dai sacerdoti che li conduca lungo un cammino di perfezionamento continuo.
Anche la concezione dell’infanzia muta sensibilmente. Per Cristo, invece, i fanciulli diventano un esempio da imitare: anzi, bisogna “farsi simili a loro” per ricevere il premio divino. 
                  Cristianesimo ed  educazione


Negli ultimi secoli l’impero romano acquista importanza religiosa che porta con se un’anima visione radicalmente innovativa dell’uomo : il cristianesimo.
 mamma mano che l’impero romano soprattutto ad occidente va incontro allo sfaldamento cresce l’importanza della Chiesa cristiana che cerca di conservare le strutture amministrative dello Stato.
La Chiesa diventa l’ultimo baluardo della cultura, i monasteri che sorgono in campagna sono isole di pace in un mondo sconvolto dalle invasioni .
 il cristianesimo manifesta una spiccata vocazione pedagogica. Cristo è il maestro e predica la buona novella. I vangeli parlano di Gesù Cristo e sul suo esempio. Nel tardo medioevo è stato scritto un libro intitolato imitazione di Cristo che insiste sull’importanza dell’azione ispirata dalla fede.

                                                                    Alla scuola di Gesù  In, seguito le parole: si avvicinarono a lui i di...