giovedì 1 marzo 2018



Atene e l'educazione del cittadino
Ad Atene si impone un modello educativo coerente con le istituzioni democratiche che si sono sviluppate e diverso da quello spartano.
ad Atene prevale il principio della Dike, della giustizia: la polis non è fondata sulla forza, ma sulla legge. L’ areté ad Atene coincide dunque con una vita condotta secondo giustizia.
È Solone, legislatore vissuto tra il VII e il VI sec. a.C., a proporre questo ideale anche attraverso i suoi testi poetici: anzi, egli a Dike, la giustizia, sostituisce Eunomia, la buona legge, che egli stesso ha contribuito a introdurre ad Atene. L’areté è intesa come virtù civica: una forma di rispetto e dedizione verso lo Stato e le leggi, considerati beni superiori da conservare con ogni sforzo. 
Quindi vengono coltivate, oltre all’educazione fsica e alla musica, come a Sparta, anche la lettura e la scrittura. La scuola è però per lo più privata. 
I ragazzi vengono accompagnati a scuola da uno schiavo, il pedagogo, letteralmente “colui che guida il fanciullo”, mentre le ragazze restano in casa, a diferenza di quanto avviene a Sparta. Il ciclo formativo ateniese si articola in diverse fasi:
• formazione in famiglia fno ai 7 anni; 

• dai 7 anni fno ai 14 i maschi vanno a una scuola elementare di quartiere o a una scuola privata;
• dopo le elementari alcuni ragazzi seguono corsi di studio superiori per quattro anni;
• al compimento dei diciotto anni di età avviene l’ingresso nella scuola militare, dove si resta fno ai venti anni. 

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